Diagnostica

Perché è importante intervenire presto

Esiste un vecchio detto: “MEGLIO PREVENIRE CHE CURARE”,  questo puo’ essere considerato come una specie di legge universale. La Bibbia stessa riporta il paragone sulla possibilita’ di raddrizzare una pianta quando e’ giovane cioe’ un arbusto flessibile, mentre quando questa sara’ diventata albero e quindi non piu’ flessibile, le possibilita’ di poterla raddrizzare saranno  molto ridotte se non impossibili.

Il nostro corpo segue le stesse leggi naturali,  per quanto riguarda la sua crescita sia fisica che psichica. La morfologia del corpo  (forma), ed in modo particolare quella del viso, dipendono dal tipo di funzione a cui si trovano costantemente sottoposti. Il codice genetico in senso statico, (cioe’ la crescita delle ossa) e’ responsabile solo di una parte delle caratteristiche della nostra faccia. La funzione invece, (cioe’ il modo in cui i nostri muscoli vengono azionati), gioca la parte piu’ importante.

Se consideriamo  che qualsiasi tipo di espressione della faccia rappresenta il risultato di complicatissimi movimenti muscolari, ne deriva di fatto che il nostro comportamento ha un’importanza primaria nel determinare l’aspetto del nostro viso e anche della posizione dei nostri denti.

L’ortodontista infatti, come prima cosa, deve essere un esperto di crescita, di funzione neuro-muscolare e comportamentale e in modo particolare di quella dell’area cranio-facciale. Ecco perche’ non deve stupirvi se vi sentirete dire delle cose sulla crescita facciale di vostro figlio che neanche il pediatra vi ha mai detto.

La mancanza di una corretta diagnosi

Se doveste farvi una casa, vi affidereste ad un muratore che arriva con malta e mattoni ed inizia a costruire la casa ?…Certamente no ! Andreste prima da un architetto e spieghereste le vostre necessità, poi in base a queste l’architetto studierebbe il problema, ne farebbe un progetto  e quindi sulla base del progetto sarebbe in grado di stabilire che mezzi e materiali usare per costruire la casa. Questo permetterebbe anche di calcolare i costi preventivamente. Soltanto dopo che tutto l’iter progettuale è stato messo a punto, allora ci si rivolge all’impresa edile per far effettuare i lavori.  Seguendo questa prassi le “sorprese sono ridotte al minimo”.

Allora, se per eseguire un qualche cosa che è quasi completamente prevedibile seguiamo la via dello studio di fattibilità, perchè non fare lo stesso quando dobbiamo intervenire sul corpo umano che è sicuramente meno prevedibile di una costruzione edile ?

Il nocciolo del problema risale a questioni culturali.

Peter Duker diceva: Diagnosticare o morire. Purtroppo l’uomo da che mondo e’ mondo ha sempre preferito imparare sbagliando invece di spendere tempo a valutare prima il problema. Questo modo di fare è ancora purtroppo molto comune  e si è trapiantato nella cultura delle persone. Il paziente ancor oggi, inizialmente è più propenso a spendere dei soldi più per le cure che non per la diagnosi e la pianificazione del suo trattamento.  Solo dopo che il primo e tante volte il secondo trattamento falliscono, allora ha la motivazione per cercare una soluzione che passi attraverso la diagnostica e la progettazione del trattamento.

I “Denti Storti” rappresentano solo il problema apparente e mai quello reale.

L’apparato masticatorio è molto più complesso di quello che si può immaginare.

Da cosa è determinata la posizione dei denti

La posizione dei denti dipende da un equilibrio di forze muscolari tra parte interna della bocca (la lingua) e quella  esterna (labbra e guance). I denti, o  il dente di per se’, non hanno nessuna capacità di spostarsi in modo autonomo. Ogni spostamento dei denti è  frutto di pressioni dovute ai muscoli, alla lingua, o a forze esterne, es. apparecchi ortodontici.

E’ importante capire che basta una forza continua di soli 7 grammi per spostare un dente. Ecco perche’ condizioni continuative e persistenti quali : mordersi le unghie , digrignare i denti, stare continuamente con i denti serrati, che  costituiscono delle abitudini, rappresentano delle cause importanti per lo spostamento dei denti. Esistono altre condizioni importanti, (per esempio una corretta respirazione nasale e quindi una corretta funzione della lingua durante la deglutizione, il parlare e la postura a riposo), per mantenere i denti allineati ed in corretto rapporto. Quando queste condizioni non sono corrette i denti sono inevitabilmente sottoposti a pressioni anomale da parte dei muscoli e tendono a spostarsi nella direzione di minore resistenza. Queste anomalie di funzione sono la causa delle malposizioni dei denti (affollamenti, denti in fuori, arcata mascellare stretta , mandibola deviata da un lato, ecc….).

Ecco perchè senza una valutazione approfondita dei vari apparati che compongono il sistema masticatorio, non è possibile applicare nessun rimedio in termini di ” apparecchi”.  L’apparecchio nel trattamento ortodontico rappresenta solo un mezzo per ottenere degli obiettivi che sono stati pianificati a monte attraverso una valutazione diagnostica corretta.

Nelle pagine che seguono vorremmo fare un esposto su come viene eseguita la diagnosi in ortodonzia, gli esami diagnostici, gli obiettivi del trattamento e la scelta dei mezzi terapeutici da usare, nonchè il loro flusso temporale.

Credenze popolari e non che devono essere chiarite

  • Il trattamento  ortodontico non rappresenta garanzia di stabilita` del risultato nel tempo.
  • Soltanto la “ri-armonizzazione” tra la forma della bocca e la funzione dei muscoli possono rendere il trattamento ortodontico stabile.
  • Certi pazienti per le loro caratteristiche di muscolatura molto forte e quindi di eccessiva pressione che si scarica sui denti, devono mantenere delle contenzioni a tempo indeterminato se vogliono mantenere il risultato ottenuto.
  • Dovuto al fatto che la forma delle arcate e` strettamente in relazione alla funzione del paziente e soprattutto di quello che egli fa con la propria bocca, si evidenzia che il risultato del trattamento ortodontico e` molto piu` facile da ottenersi che da mantenersi nel tempo.
  • L’Ortodontista non puo` dare garanzia di risultati (come del resto nessuno in campo medico), in quanto il comportamento del paziente rappresenta la chiave di tutto.
  • I terzi molari o denti del “giudizio”,  non sono responsabili, come spesso si crede, di provocare accavallamento o spostamento in avanti dei denti.
  • Il movimento dei denti ed il loro affollamento con il passare degli anni, e` in rapporto all’accorciamento e alla perdita di elasticita` muscolare e quindi da una maggior forza che si scarica sulle arcate dentarie che, restringendosi, provocano di conseguenza l’accavallamento dei denti stessi.