I modelli delle arcate

Nel linguaggio comune si conoscono come  ” Le impronte”. In realtà viene usata una sostanza dotata di plasticità (capacità a modellarsi) che permette di ricavare gli stampi delle arcate dentarie. Questi stampi vengono poi colati in gesso in laboratorio e se ne ricavano i  ” Modelli delle arcate dentarie”.  L’Odontoiatria in passato (e purtroppo ancor oggi) si limitava a valutare questi modelli semplicemente tenendoli  ”in mano”,  cioè senza metterli in relazione all’articolazione del paziente e alla posizione di questa rispetto al cranio, così da poter riprodurre i movimenti della mandibola rispetto alla mascella  come avviene nella realtà.  Questo modo di fare costituisce ancor oggi una delle cause maggiori di ”masticazioni malposizionate”. Quindi prendere ”le impronte” non basta, bisogna rilevare altri parametri fondamentali quali:

La posizione della mascella rispetto al cranio

Viene fatto con uno strumento che si chiama ”Arco Facciale”. L’arco facciale e’ un dispositivo meccanico che viene  fissato sulla  testa del paziente mediante degli  appoggi.

Questa procedura è assolutamente indolore per il paziente e richiede solo pochi minuti per essere completata.

diagnostica

Presa dell’arco facciale anatomico sul paziente

La relazione corretta che la mandibola ha con il mascellare

Viene fatto con l’uso di una formina di cera particolare.  L’operatore deve essere esperto nel condurre la mandibola nella posizione corretta istruendo il paziente ad usare la propria muscolatura nel modo più rilassato e naturale possibile. La posizione che viene registrata deve essere priva dell’informazione data dal contatto dei denti superiori  con i denti inferiori. Ecco perchè la così detta ”cera di masticazione” non rappresenta un metodo corretto per valutare realmente la relazione dei denti tra le arcate rispettando la corretta posizione articolare.

Chiusura abituale (OC) e chiusura reale  (RC) in rapporto all’articolazione della mandibola.   Si noti la grossa differenza. Se queste differenze non vengono evidenziate in fase di pianificazione del trattamento, lo stesso puo` risultare completamente sbagliato.

Chiusura abituale (OC) e chiusura reale (RC) in rapporto all’articolazione della mandibola.
Si noti la grossa differenza. Se queste differenze non vengono evidenziate in fase di pianificazione del trattamento, lo stesso può risultare completamente sbagliato.

Sia la ”cera di relazione” che ”l’arco facciale” vengono poi inviati al laboratorio che provvederà a montare i modelli della bocca usando questi parametri.  Lo strumento su cui vengono montati i modelli si chiama ”Articolatore” e permette di simulare tutti i movimenti che la mandibola fa rispetto alla mascella. In questo modo è possibile diagnosticare il reale articolato del paziente e valutare quali sono i denti responsabili degli spostamenti errati della mandibola rispetto alla propria articolazione. E’ importante notare che spesso il rapporto dei denti  nell’Articolatore e’ completamente diverso da come appare in bocca. Se l’Ortodontista si limitasse  a trattare la posizione dei denti partendo da quella che rileva sul paziente, si troverebbe a trattare una masticazione sbagliata in almeno il 70% dei casi.