Lo studio della funzione
LA RINOMANOMETRIA
La rinomanometria è un esame assolutamente NON cruento (indolore), che permette di valutare obiettivamente la capacità dell’individuo a respirare con il naso. Lo strumento usato è rappresentato da una maschera che messa sul viso del paziente, misura il flusso di aria e la pressione nelle narici. La maschera è collegata al computer che in tempo reale (immediatamente) fornisce i risultati differenziando la narice destra da quella sinistra. Benchè la rinomanometria da sola non sia in grado di fornire una diagnosi assoluta di pervietà nasale, (anche perchè esistono pazienti con respirazione nasale situati in una fascia detta di “appena sufficienza”), in combinazione con altre valutazioni è in grado di fornire un quadro obiettivo da monitorare nel tempo, in particolare quando vengono fatte delle terapie tendenti a migliorare la respirazione nasale.
Nei nostri piani di trattamento, i pazienti con alterata o insufficiente respirazione nasale, vengono monitorati con diversi esami rinomanometrici durante la cura in accordo anche con lo specialista otorinolaringoiatra (che nel nostro caso è un rinologo, specialista del naso).
Già da diversi anni il nostro centro si è dotato di questo strumento, proprio perchè la respirazione nasale non viene considerata importante dalla maggior parte dei pediatri e degli otorinolaringoiatri.
La respirazione nasale e’ uno dei punti chiave fondamentali per una corretta funzione e quindi una crescita armoniosa. Basti pensare che ogni essere biologico, e quindi anche l’uomo , inizia la propria vita nel mondo esterno con il primo respiro, e la finisce con l’ultimo. La qualita’ del nostro respiro e’ direttamente correlata con la qualita’ della nostra vita e quindi del nostro benessere.
PERCHE’ I PROBLEMI RESPIRATORI DI TIPO OSTRUTTIVO SONO IMPORTANTI PER LA CRESCITA CRANIO-FACCIALE E QUINDI PER L’ORTODONTISTA.
Quando il bambino deve fare uno sforzo troppo elevato per respirare con il naso, a causa di ostruzioni delle vie respiratorie superiori, apre inevitabilmente la bocca e quindi respira attraverso questa. La respirazione orale, oltre a costringere il bambino a stare con la bocca aperta, gli comporta tutta una serie di modifiche nella postura della testa, quindi del collo, spalle ed in definitiva di tutto il corpo.
In primo luogo il meccanismo della deglutizione viene ad essere alterato in quanto invece di deglutire con i denti chiusi e la lingua che va a spingere sul palato, il bambino respiratore orale, e’ costretto a spingere la lingua in avanti e in basso tra i denti per creare il vuoto necessario all’atto della deglutizione. La lingua che spinge tra i denti impedisce il contatto degli stessi durante la deglutizione, viene cosi’ a mancare uno dei meccanismi piu’ importanti per una corretta coordinazione muscolare e per la stabilizzazione della mandibola. Il ruolo di stabilizzazione offerto dai denti durante una deglutizione corretta, viene sostituito dai muscoli del collo e delle spalle e in modo particolare dai muscoli cosidetti “sopra-ioidei” che stanno sotto la mandibola fino a circa il “Pomo di Adamo”, che vengono quindi sottoposti ad un eccessivo lavoro. Pertanto la continua trazione verso il basso esercitata sulla mandibola comporta una crescita di questa piu’ in senso verticale che orizzontale, con conseguente sviluppo della cosiddetta “FACCIA LUNGA” o faccia a “MENTO SFUGGENTE”. Le cause della crescita verticale devono anche essere attribuite al fatto che il non portare mai i denti a contatto durante la deglutizione, favorisce la crescita dei denti della mascella e quindi della mascella in se, troppo in senso verticale, creando quindi un ostacolo alla chiusura della mandibola, ne consegue un’ulteriore posizione di questa in senso posteriore con accentuazione della faccia lunga e del mento sfuggente descritto prima.
Dobbiamo tenere presente che in media un individuo deglutisce tra le 1500 e le 2000 volte al giorno. Nell’atto della deglutizione e in condizioni normali, le due arcate si uniscono per qualche secondo attraverso il contatto con i denti e la lingua va ad esercitare una pressione sul palato che arriva fino nella parte superiore, senza spingere pero’ sui denti anteriori. Bene, e’ proprio questa spinta che avviene 2000 volte al giorno la responsabile dello sviluppo e quindi della forma del nostro palato e della nostra mascella. Il contatto tra i denti delle due arcate e’ invece responsabile del mantenimento della giusta espansione dell’arcata inferiore rispetto alla superiore e quindi del corretto rapporto tra i denti delle due arcate.
L’individuo che respira per la bocca altera questo meccanismo e di conseguenza la lingua, posizionandosi in basso non e’ piu’ in grado di favorire lo sviluppo del palato e quindi la mascella. Ne risulta che il palato diventa stretto e alto, l’arcata superiore si restringe perche’ la forza delle guance prevale sulla lingua e i denti superiori possono chiudere all’interno degli inferiori creando quella situazione che viene definita “MORSO CROCIATO” o “MORSO INVERSO LATERALE”. Questa situazione e’ molto pericolosa perche’ rappresenta la causa principale di asimmetrie della mandibola e di alterata crescita della stessa, con maggior facilita’ quindi all’insorgenza di problemi dell’articolazione temporo-mandibolare.
L’ESAME ELETTROMIOGRAFICO
Studiare i muscoli vuol dire capire molti perche`, ma soprattutto capire le cause del dolore muscolare e di molti altri sintomi associati. L’esame Elettromiografico (EMG), permette di valutare il funzionamento dei muscoli e di recepire difetti di funzionamento molto tempo prima che gli stessi difetti possano manifestarsi come sintomo per il paziente. L’esame EMG viene svolto mediante l’ausilio di sofisticate apparecchiature controllate dal computer. Il nostro centro ha avuto molta rilevanza nella ricerca e nello sviluppo di queste apparecchiature ed in particolare dei protocolli che vengono usati. Questo esame non e` assolutamente cruento (cioe` e` assolutamente indolore), in quanto non usa i sensori ad ago (che vengono infilati nel muscolo), ma usa sensori di superficie (una specie di piccolo cerotto che viene applicato sulla pelle). Il medico poi guidera` il paziente a fare determinati esercizi o movimenti che vengono registrati dai sensori; i dati raccolti vengono analizzati in tempo reale dal computer che fornisce immediatamente lo schema di funzionamento del muscolo singolo o di un gruppo di muscoli responsabili di un certo movimento in una parte del corpo.
Per esempio: attraverso l’esame EMG e` possibile studiare la postura, la posizione della lingua e la deglutizione, tutte funzioni fondamentali per mantenere l’armonia dell’apparato masticatorio e l’allineamento dei denti.
Tra le altre cose l’esame EMG e` di fondamentale importanza per indagare l’origine di certe cefalee (mal di testa) e quali muscoli siano coinvolti e quindi responsabili del dolore. Una volta individuato il muscolo o il gruppo di muscoli, sempre attraverso lo stesso apparecchio e` possibile educare il paziente al controllo di questi muscoli e quindi alla soluzione dei sintomi (controllo delle sintomatologie).
ESAME ASSIOGRAFICO
Era un esame usato di più in passato per valutare i movimenti della mandibola e ottenere quindi in via indiretta informazioni sul funzionamento della sua articolazione (ATM). Con l’avvento di metodologie quali la Tomografia Dinamica parametrizzata e la Risonanza Magnetica, l’assiografia è stata abbandonata come ausilio diagnostico. Viene ancora usata da alcuni protesisti per rilevare parametri masticatori per costruire protesi.