Possibili problemi

I DENTI POSSONO “MORIRE” DURANTE IL TRATTAMENTO ORTODONTICO

Decolorazione e necrosi (morte) di denti sono eventi rari durante il trattamento ortodontico; pero’ occasionalmente la parte nervosa di un dente potrebbe diventare non vitale. Per esempio: quando un dente  e’ stato restaurato per una carie profonda o che ha subito un trauma anche minore in un periodo diverso piu’ o meno lungo, indipendentemente dal fatto che sia stato sottoposto o meno a trattamento ortodontico. Un dente non vitale potrebbe dar segno di se’ durante il trattamento ortodontico; nel qual caso si rendera’ necessario eseguire una cura endodontica (cura canalare) per poterlo conservare.

L’ACCORCIAMENTO DELLE RADICI DEI DENTI

(RIASSORBIMENTO RADICOLARE)

In alcuni casi la parte terminale delle radici dei denti puo’ subire degli accorciamenti.

Questo fenomeno e’ conosciuto con il termine di “Riassorbimento radicolare”. In condizioni di salute, il riassorbimento dell’apice radicolare porta piccolissimi svantaggi. Comunque nell’eventualita’ che dovessero insorgere malattie gengivali nell’eta’ piu’ avanzata, il riassorbimento radicolare potrebbe ridurre la longevita’ del dente affetto. Deve essere comunque notato che non tutti i riassorbimenti radicolari derivano da trattamenti ortodontici. Traumi, incisioni, inclusioni, disordini endocrini e altre ragioni non note, possono causare riassorbimento radicolare.

L’ARTICOLAZIONE DELLA MANDIBOLA PUO’ AVERE PROBLEMI A CAUSA DEL TRATTAMENTO ORTODONTICO

Esistono alcuni rischi riguardo l’insorgere di problemi a livello dell’articolazione temporo-mandibolare (ATM). Benche’ questo non sia comune, rappresenta comunque una possibilita’ . L’allineamento  dei denti o la correzione del morso comportano nella fase di spostamento dei denti  l’ insorgere di fulcri a livello della masticazione; se il paziente ha abitudini quali serrare continuamente i denti, digrignare, mordersi le unghie ecc..  possono favorire l’insorgenza di rumori articolari, e in alcuni casi anche dolore articolare. Ci sono naturalmente altri fattori importanti quali per esempio: la tensione e lo stress a cui siamo sottoposti ogni giorno. Questi giocano un ruolo fondamentale nel determinare la frequenza e la severita’ con cui possono insorgere le disfunzioni dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM).

Ci sono molti giovani pazienti che sono portatori di disfunzioni dell’articolazione della mandibola senza che siano presenti segni clinici evidenti.

In uno studio condotto nel 1990 negli USA da Shellas e coll., attraverso l’uso della risonanza magnetica nucleare, e` emerso che pazienti portatori di malocclusione di classe 2 divisione 1, in pratica quelli che hanno i denti superiori troppo sporgenti rispetto agli inferiori, presentavano nel 60% dei casi la dislocazione di uno o entrambi i dischi articolari. Questo dato deve far riconsiderare il trattamento ortodontico come causa di problemi articolari, in quanto nella realtà ci sono molte piu` predisposizioni potenziali nel paziente di quanto si possa accertare con i mezzi clinici.

Quando la Risonanza Magnetica Nucleare diventerà un’indagine pratica e a portata di tutti, allora avremmo molte piu` possibilità  nello stabilire se la causa del problema articolare può essere in relazione alla masticazione traumatica che si sviluppa durante il trattamento ortodontico, oppure se il paziente era già predisposto a questo in quanto già portatore di un problema articolare in stadio pre-clinico.

LA CRESCITA PUO’ AIUTARE OPPURE OSTACOLARE IL TRATTAMENTO ORTODONTICO

Occasionalmente una persona che sta crescendo normalmente secondo una media puo’ continuare a non farlo piu’. Se la crescita diventa disarmonica (non proporzionata), il rapporto fra mascella e mandibola puo’ diventare sfavorevole fino al punto da alterare l’obiettivo di trattamento pianificato all’origine. Una crescita scheletrica disarmonica rappresenta un processo biologico non controllabile dall’ortodontista.

GLI OBBIETTIVI DI UN TRATTAMENTO ORTODONTICO

Il nostro obiettivo e’ quello di ottenere una occlusione funzionale in ogni paziente.  Avendo pero’ a che fare con persone con particolari problemi di crescita e di sviluppo, o con problemi  genetici e di cooperazione (da parte del paziente), il raggiungimento di questo obiettivo non e’ sempre possibile. Pertanto, una funzionalita’ adeguata ed un’estetica accettabile devono essere considerate un risultato soddisfacente. E’ altresi’ molto importante evidenziare che durante la vita la posizione dei denti cambia continuamente. Ma questo  e’ un evento che si verifica in tutti gli individui indipendentemente dal fatto che abbiano avuto o meno un trattamento ortodontico. La persona che ha subito un trattamento ortodontico puo’ essere soggetta agli stessi cambiamenti di una persona che non ha mai fatto nessun trattamento.

PERCHE’ DIVENTA IMPORTANTE CONTINUARE LE VISITE DI CONTROLLO ANCHE DOPO IL TRATTAMENTO ORTODONTICO

Visto che la posizione dei denti si puo’ modificare  diventa importante che il paziente che si sottopone a trattamento ortodontico, continui anche nel periodo post-trattamento ad essere sottoposto a  visite di controllo. Se le condizioni di alterato equilibrio muscolare dovute a cattiva funzione permangono dopo aver tolto le apparecchiature meccaniche, i denti possono spostarsi nuovamente. Per questo motivo il paziente viene visto dopo la fine del trattamento attivo, per altri 2 anni con una certa frequenza. Dopo questo periodo il paz. viene visto per visite di controllo circa ogni 8-10 mesi, quindi in media una volta all’anno,  per sempre.

CHE COSA VIENE FATTO NELLE VISITE PERIODICHE POST-TRATTAMENTO

Nelle visite periodiche a cui il paziente si sottopone dopo aver finito il trattamento ortodontico, il Dottore innanzitutto controlla la stabilita’ del risultato: se vengono osservate variazioni importanti nella posizione dei denti si cerchera’ di capire la causa o le cause che ne sono responsabili e quindi il paziente verra’ istruito su che cosa fare per divenire cosciente di eventuali abitudini e  quindi poter controllare piu’ direttamente la stabilita’ della posizione dei suoi denti.

E’ evidente che non tutte le abitudini  viziate sono controllabili completamente in quanto queste spesso sono espressioni di un meccanismo di  “scarico” della tensione nervosa “STRESS”. In modo particolare il serrare o digrignare i denti quando viene fatto durante il sonno e quindi al di fuori del controllo cosciente del paziente. In questi casi il Dottore potra’ prescrivere per esempio una protezione da portare in bocca durante il sonno, oppure delle sedute di  rieducazione neuro- muscolare che insegnano al paziente a percepire lo stato dei propri muscoli e di conseguenza  ad accorgersi  di  quando appunto   sta’ con i denti serrati.

Nelle visite periodiche il Dottore controlla anche lo stato dell’Articolazione Temporo Mandibolare, per valutare che non ci siano situazioni di sovraccarico di queste delicate strutture, controlla  che le gengive non abbiano lesioni dovute a trauma eccessivo, la postura della testa e della mandibola e naturalmente lo stato dei denti (per carie) e  l’igiene orale.

LE VISITE PERIODICHE POST TRATTAMENTO CHE VENGONO PAGATE

Queste visite periodiche, devono essere pagate dal paziente insieme ad eventuali altre prestazioni che si ritenessero necessarie. Per quanto riguarda la spesa delle visite di controllo questa rappresenta forse il costo mensile di un fumatore o il costo di un appuntamento dalla parrucchiera. Questo piccolissimo investimento pero’ permettera’ al paziente  di mantenere  sotto controllo il suo apparato masticatorio e quindi poter intervenire su eventuali problemi al loro insorgere evitando i rischi ed i costi di problemi tralasciati nel tempo.

PROPRIETA’ DEGLI ESAMI DIAGNOSTICI

Gli esami diagnostici sono dei mezzi che il medico usa per arrivare a determinare un problema. Il paziente quindi non paga gli esami ma la prestazione professionale del medico, cioè paga una consulenza diagnostica e per questa consulenza ha diritto a ricevere una relazione scritta. Dal punto di vista giuridico gli esami diagnostici sono di proprietà del medico, che ha l’obbligo di conservarli per un periodo di 10 anni. Il paziente però può fare richiesta per avere una copia degli esami.

AVVISO IMPORTANTE PER IL PAZIENTE E/O PER I GENITORI

Se per un motivo qualsiasi non siete soddisfatti delle proposte di trattamento oppure se durante il trattamento vi insorgono dei dubbi, nel vostro interesse, non andate a consultare un altro medico senza prima averne parlato con il vostro attuale. Spesso rischiate di ricevere notizie che invece di chiarirvi le idee ve le confondono ulteriormente. Ricordatevi che la miglior convinzione deriva da una buona comprensione del probema. Pertanto vi preghiamo di non esitare a chiedere informazioni se avete dei dubbi, potete telefonare o prendere un altro appuntamento anche solo per parlare. La nostra organizzazione gode di un’ottima reputazione, guadagnata in molti anni di lavoro orientato a soddisfare il paziente. Per noi perdere un paziente significa accusare un insuccesso. Se il vostro problema richiede l’intervento di altri specialisti, non preoccupatevi, ci pensiamo noi ad indirizzarvi da specialisti di nostra fiducia con una relazione accompagnatoria in modo che il problema non venga inteso male. Tutto questo serve a tutelare la vostra salute e i vostri interessi. Iniziative prese dal paziente in maniera autonoma, non portano generalmente a nessun risultato se non quello di buttare dei soldi e di avere più dubbi di prima.

CON CHI POSSO CHIARIRE I MIEI DUBBI

Considerata la difficoltà di poter comunicare su un argomento non conosciuto, i medici e il personale del nostro studio si adoperano per poter far  comprendere le motivazioni e le procedure della cura ortodontica, informando sugli inconvenienti che possono derivare dalle procedure meccaniche, ecc…

Nel nostro studio abbiamo formato una persona che assume il ruolo di “COORDINATORE DEI PAZIENTI”, la quale ha la conoscenza per poter rispondere a tutte le vostre domande  e/o dubbi riguardanti il flusso di trattamento stabilito dal Dottore, eventuali inconvenienti dovuti all’uso delle apparecchiature ortodontiche, o chiarimenti su aspetti economici. Questa persona e’ sempre a vostra disposizione sia per colloqui diretti o tramite telefono.

Naturalmente per quesiti particolari di ordine clinico c’e’ sempre il Dottore a cui voi potete fare riferimento. Il ruolo del COORDINATORE DEI PAZIENTI pero’ permette a voi di disporre sempre di una persona a cui confidare  le vostre domande o perplessita’; questo permette anche  al Dottore di avere piu’ tempo a disposizione per occuparsi di tutti gli aspetti delle diagnosi, pianificazione dei trattamenti e verifica dei risultati, che per il loro alto contenuto di conoscenza specialistica non possono essere delegati a nessuno.