Cos’è l’ansia

L’ansia può essere definita come la paura di ciò che non si conosce.

Il corpo umano è una macchina molto complessa e la nostra sopravvivenza è possibile perchè esistono dei meccanismi atti a salvagurdarci la vita.
Uno di questi si chiama risposta di “lotta o fuggi”e in inglese viene definita come “ Fight or Flight” ( combatti o vola -nel senso di fuggire-).

Desidero riportare due esempi per spiegare questo meccanismo:

–  Stiamo cucinando due uova in un tegamino ed ad un tratto sentiamo un dolore acuto nella mano; la retraiamo istantaneamente e poi osserviamo quello che ci e’ successo. Scopriamo che dell’olio bollente ci e` schizzato sulla mano.

La retrazione immediata della mano, ancora prima che ci rendessimo conto della causa, è resa possibile da un meccanismo detto “riflesso innato di tipo nocicettivo”.

Solo successivamente abbiamo preso coscienza dell’avvenuto.

La nostra parte cosciente è troppo lenta nel reagire e quindi, se il meccanismo di difesa dovesse prima conivolgere il nostro stato cosciente, la sopravvivenza della specie non sarebbe stata possibile.

 

L’altro esempio è il seguente:

–  E’ notte e stiamo dormendo. Ad un tratto sentiamo un rumore, ci svegliamo di soprassalto, il nostro cuore batte forte, la pressione sanguigna sale, le mani diventano fredde, sudiamo freddo, cerchiamo di capire che cosa possa essere, e più passa il tempo senza essere in grado di  trovare una risposta, più questi sintomi si fanno importanti. 

Poi risentiamo nuovamente lo stesso rumore, è un balcone che sbatte perchè fuori c’è vento, un temporale. Appena riusciamo a dare una spiegazione al rumore, il cuore si calma, la pressione scende, e tutto ritorna alla norma; dopo un po’ ci riaddormentiamo e, cosa importante, anche se il rumore si ripete non ci preoccupiamo più, anzi quasi neanche ci svegliamo.

 

Come spieghiamo questo meccanismo di lotta o fuggi ?

Cercherò di dare una spiegazione molto semplice.

Il nostro sistema nervoso centrale puo essere diviso in due parti principali:

  • il sistema deputato al controllo degli organi
  • il sistema deputato al controllo del nostro stato di coscienza.

Il sistema deputato al controllo degli organi si chiama anche sistema nervoso autonomo o neurovegetativo, ed è situato nella parte più interna del cervello.

Il sistema deputato al controllo della nostra coscienza, cioè quello che ci permette di avere uno stato di coscienza, si trova nella parte più esterna del cervello ed è conosciuto come corteccia cerebrale.

E’ da notare che stiamo semplificando notevolmente la descrizione per permetterne la comprensione da parte di tutti.

Ora rispiego il secondo esempio sovradescritto (quello del rumore) in temini fisiologici.

Dal momento che il rumore ci ha svegliato ha evocato subito una risposta autonoma attraverso l’intervento del sistema di difesa, che immediatamente ha provveduto ad attivare il cuore, i muscoli, ecc… Il nostro sistema cosciente non è arrivato a dare una spiegazione, e quindi il sistema autonomo deve mantenere lo stato di allerta del nostro corpo per permetterci di difenderci o, al limite, di fuggire. Più passa il tempo senza una risposta cosciente del perchè,  piu’ il sistema autonomo prende il sopravvento stimolando il nostro cuore, muscoli, ecc…

Quando avvertiamo nuovamente il rumore il sistema cosciente lo identifica e “passa” l’informazione al sistema autonomo “dicendogli: … tranquillo … ho capito non c’è pericolo … cessa l’allarme”.

A questo punto è il nostro sistema cosciente che prende il comando della situazione. Tutto si placa.

Quando parliamo di stato d’ansia non facciamo riferimento a quello che in realtà succede alla nostra fisiologia.

La persona ansiosa mantiene costantemente uno stato più o meno attivo del sistema autonomo. E’ sempre in uno stato di allerta, “lotta o fuggi”, e questo comporta una costante attivazione del sistema neurovegetativo con immissione in circolo di ormoni, sostanze vasoattive, neurotrasmettitori che determinano una ipereccitabilità del sistema neuromuscolare.

Il risultato è un aumento del tono muscolare, che il paziente non riesce a percepire, ma che nel tempo manifesta i propri effetti con il meccanimo di alterata circolazione e ossigenazione, quindi con microfibrosi, come spiegato precedentemente.

L’ansia può essere dovuta ad una condizione o ad una preoccupazione per il fatto di stare male e non sapere il perchè, oppure ad un’alterata percezione soggettiva determinata da diversi fattori.

Conseguentemente, la condizione della sindrome ansiosa necessita sempre di essere presa nella dovuta considerazione.